Il biorestauro. Batteri per la conservazione delle opere d’arte. Biopulitura e bioconsolidamento

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Il biorestauro

Cos’è il biorestauro? Si possono restaurare opere d’arte con microbi virtuosi, materiali sicuri, rispettosi degli operatori e dell’ambiente? Che ruolo hanno avuto i batteri nel restauro degli affreschi medievali del Camposanto monumentale di Pisa? È possibile rimuovere sostanze indesiderate e croste nere da superfici lapidee con metodi bio-compatibili? Quali microrganismi consentono il consolidamento di superfici carbonatiche mediante bioprecipitazione di neo-calcite?  Il libro mostra i risultati concreti raggiunti nell’ambito del restauro di opere d’arte mediante l’impiego di colture microbiche opportunamente selezionate. Si propone di fare il punto della situazione sui principali microrganismi studiati e testati a livello Europeo attraverso la descrizione delle applicazioni più significative. Dalla lettura si potranno apprendere i principali meccanismi di azione dei batteri nella loro interazione con la materia delle opere d’arte e quali strategie sono oggi disponibili per contrastare alterazioni e danni con nuovi agenti di biorisanamento. Verranno descritti i più importanti ed efficaci casi applicativi, supportati da schede tecniche informative e operative. Svariati sono i mezzi e i materiali che si possono utilizzare per restaurare le opere che hanno ormai subito il passare del tempo, ma quale miglior modo se non quello che sfrutta gli stessi principi biogeochimici a cui il naturale ciclo della vita sottopone l’opera stessa?

Eleonora Gioventù, Giancarlo Ranalli, Eleonora Vittorini Orgeas
Il biorestauro. Batteri per la conservazione delle opere d’arte. Biopulitura e bioconsolidamento.
Nardini Editore
Pagine 168, cm 15 x 21, brossura con bandelle, carta patinata, illustrato a colori, dicembre 2020

INDICE:

Introduzione

Aspetti Microbiologici
a cura di Giancarlo Ranalli
Microrganismi sulla terra, ruoli e funzioni
Descrizione sintetica di Batteri, Lieviti, Funghi, Alche, Licheni
Microbi ubiquitari, in forma planktonica e in biofilm
Microrganismi causa di Biodeterioramento: i Barbari
– Successione e colonizzazione di superfici
Microrganismi come agenti di Biopulitura e Bioconsolidamento: i Virtuosi
Dalla selezione del ceppo microbico/batterico all’applicazione in situ-arricchimento colturale
Gli Enzimi
– Enzimi o (e) cellule microbiche vitali?

Biopulitura
a cura di Eleonora Gioventù
Un po’ di storia: i principali casi applicativi
I ceppi batterici più utilizzati e l’evoluzione del loro studio
– Batteri desulfuricanti o solfato riduttori
– Batteri denitrificanti o nitrato riduttori
– Batteri degradanti la sostanza organica
L’importanza del mezzo veicolante
Tabella riassuntiva dei casi di Biopulitura

Bioconsolidamento
a cura di Eleonora Vittorini Orgeas
Il Bioconsolidamento: definizione scientifica
Il Bioconsolidamento: gli studi più importanti
– Gli studi in Francia e la produzione della CALCITE®
– Lo studio dell’Università di Granada in Spagna
– Lo studio dell’Università di Ghent in Belgio
– Il Progetto Biobrush in collaborazione tra l’Italia e l’Inghilterra
– Le ricerche italiane nel progetto Bioreinforce
– Le ricerche italiane dell’ENEA– Altri studi
– Bioconsolidamenti di opere in cemento
Malte bioconsolidanti
Tabella riassuntiva dei casi di Bioconsolidamento
Schede applicative di Bioconsolidamento

Conclusioni e prospettive
Glossario
Bibliografia
Testi di approfondimento
Ringraziamenti
Immagini a colori

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Gli autori:

Eleonora Gioventù – Funzionaria restauratrice del MiBACT presso l’Istituto Centrale per il Restauro, laureata all’Opificio delle Pietre Dure e all’Université Paris I Panthéon – Sorbonne, si è dedicata negli anni alla sperimentazione delle tecniche di biopulitura

Giancarlo Ranalli – Ordinario di Microbiologia Agraria, Università degli Studi del Molise.
Responsabile del laboratorio di Microbiologia ambientale e Biorestauro (Microlab). Pioniere in processi di biopulitura e biorestauro di opere d’arte

Eleonora Vittorini Orgeas – Esperto scientifico dei Beni Culturali e restauratrice. Laureata presso l’Opificio delle Pietre Dure con una tesi sul bioconsolidamento, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e l’ISPC-CNR di Firenze, si dedica alla divulgazione dello studio

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